Negli anni scolastici 2009-10 e 2010-11 abbiamo proposto questo progetto UISP nella scuola secondaria di 1° grado di Lastra a Signa, dove ha avuto il suo lancio nazionale.
ATTIVITA’
Realizzazione di giornate tematiche sulle questioni del corpo e delle differenze presso le ultime classi delle scuole medie primarie.
Verranno quindi organizzate delle giornate dedicate alla cultura del Corpo da svolgersi presso gli istituti scolastici con il coinvolgimento degli insegnati e dei ragazzi di 3–4 classi in contemporanea.
Le giornate saranno articolate con proposte attive e momenti di riflessione e discussione.
In particolare le attività proposte serviranno a far prendere consapevolezza ai ragazzi del proprio corpo, dell’identità di gruppo e individuale, le differenze che ogni corpo possiede, della forza e delle debolezze, del movimento declinato attraverso il ritmo, le relazioni possibili attraverso il nostro corpo.
Le proposte attive saranno sviluppate attraverso momenti sportivi o espressivi, evitando l’assunzione di atteggiamenti standard, ma cercando di far scoprire al singolo le sue capacità, astenendosi dall’esprimere valutazioni ed accogliendo ogni punto di vista, valorizzando tutti i linguaggi, evitando la passività ed ogni processo imitativo.
I partecipanti saranno divisi in gruppi e saranno coinvolti e attività dove saranno protagonisti e non spettatori. A titolo esemplificativo:
laboratorio di un arte marziale (judo, karate…) finalizzata a scoprire il contatto con l’altro (l’avversario), il contatto con lo spazio (le cadute), la forza, ecc
laboratorio di danza finalizzato alla coordinazione dei movimenti, del superamento di timidezze, divertimento attraverso l’espressività corporea
laboratorio di capoeira finalizzato alla scoperta di culture sportive di altri paesi, movimenti che nascondono una cultura e delle tradizioni diverse
laboratorio espressivo, legato alle tecniche teatrali, si sviluppano attività di cooperazione, collaborazione, di scoperta delle capacità espressive.
I laboratori rappresentano il momento dell’esperienza diretta, della presa di consapevolezza del proprio corpo. Ogni momento sarà concluso da una riflessione sulle sensazioni, sulle emozioni, sulle scoperte fatte.
Le suggestioni saranno raccolte poi in un momento conclusivo in plenaria dove ci saranno anche esperti della comunicazione, dello sport e delle associazioni che si occupano di genere, violenze ecc. che risponderanno alle domande e alle suggestioni dei ragazzi.
L’attività verrà documentata attraverso il coinvolgimento diretto dei ragazzi ai quali verrà affidata una macchina fotografica che loro stessi potranno utilizzare per raccontare l’esperienza ed utilizzare nei momenti adeguati.
Il materiale raccolto verrà poi condiviso.
METODOLOGIA
Da diversi anni la UISP è impegnata per incentivare lo sportpertutti: “dalla parte dei più piccoli, che spesso faticano atrovare le giuste attività; dalla parte dei più anziani, che a volte svolgono attività negli spazi meno confortevoli ed attrezzati. Dalla parte dei più giovani che non sempre riescono a trovare luoghi adeguati per fare sport. Dalla parte, infine, dei diversamente abili, perché ogni regola può essere cambiata”. Nello specifico, l’UISP è un’associazione particolarmente attenta alle politiche giovanili con interventi in cui l’attenzione non è solo nei confronti del cosa proporre, ma soprattutto del come proporlo.
Su queste premesse, la UISP propone un progetto di prevenzione ed educazione che abbracci e convogli varie necessità, fermo restando il riferimento al tema attuale del corpo e della violenza contro le donne, all’interno di un percorso che proponga momenti diversi ma capaci di focalizzare l’attenzione sulle relazioni fra i sessi e su un necessario e diverso modo di mettere in relazione le differenze. La molteplicità dei linguaggi che si utilizzeranno, oltre a regalare una maggiore varietà di espressione, permetterà di rivolgersi e attrarre persone e sensibilità differenti.
Basilare per la loro riuscita sarà proprio la cooperazione tra esperienze e competenze diverse (professori, psicologi, operatori sportivi, esperti di comunicazione). Ciascun laboratorio prevedrà un percorso strutturato basato, da un lato, sull’alternarsi di attività realizzate all’interno delle scuole con altre realizzate all’esterno e in contesti funzionali alle proposte. Momenti a carattere più teorico (in cui i ragazzi e le ragazze si sperimenteranno anche nella messa in scena della relazione maschio/femmina esplorando gli immaginari, le parole, i gesti e le opportunità della relazione) alternati a momenti a carattere pratico (giochi, tradizionali e non, danze popolari, come pure attraverso stage di discipline sportive come le arti marziali, l’arrampicata sportiva, danza ecc.), finalizzati alla scoperta delle possibilità che il proprio corpo è in grado di affrontare. L’esplorazione e il movimento del corpo inducono a conoscere la struttura fisica e a sviluppare l’immagine del proprio corpo. Questo esame ed uso del corpo si connette nell’intero arco della vita con lo sviluppo cognitivo.
Inoltre, la sperimentazione prevede l’interazione di più soggetti; le ragazze ed i ragazzi si troveranno così ad assumere diversi ruoli e responsabilità, lavorando prevalentemente in gruppo e acquisendo una migliore e più integrata competenza e sensibilità nei confronti delle dimensioni relazionali e comunicative quali la convivenza tra pari, la collaborazione e l’accettazione reciproca, l’assunzione di responsabilità individuali anche finalizzata alla soluzione di problemi.
LABOTATORI –TEMPI
Fase 1:
Incontro di organizzazione e presentazione del progetto con le insegnanti delle classi coinvolte
Fase 2:
Somministrazione di un questionario e incontro di presentazione del progetto e del tema della differenza di genere (1 incontri di 2 ore per classe) .
Fase 3:
Sperimentazione: laboratorio sperimentali di un’intera giornata (8.30-13.30) articolata con proposte esperenziali attive (ad esempio teatro, judo, danza, yoga…). La giornata prevede il susseguirsi di 3 o 4 diverse attività durante le quali i ragazzi si metteranno in gioco (anche da un punto di vista fisico). Partecipano alla giornata 3 classi in contemporanea
Temi: corpo e corporeità, differenza di genere. Indagati attraverso la comunicazione e la relazione con i propri pari, esperienze, scoperte, sensazioni
Fase 4:
un incontro collegiale di rielaborazione e condivisione dell’esperienza
Il Comunicato Stampa
Per il secondo anno UISP Comitato di Firenze Area Giovani e IRIDE propongono alle terze classi della scuola media “Leonardo da Vinci” di Lastra a Signa il progetto “Il corpo amico nell’ educazione ai sentimenti e al rispetto”, progetto a carattere nazionale realizzato nelle scuole medie inferiori e superiori di altre 9 località, e che lo scorso anno ebbe la sua partenza come sperimentazione proprio in tre classi della scuola lastrigiana.
Quest’anno il progetto coinvolge tutte le classi terze, su richiesta degli insegnanti che hanno riconosciuto la validità di queste attività extradisciplinari basate sul movimento e sull’ espressività.
Lo scorso anno scegliemmo di realizzarlo simbolicamente in occasione della ricorrenza dell’ 8 marzo come Giornata internazionale della donna, considerando che questo progetto ha come tema non solo la percezione e la consapevolezza del proprio corpo, ma anche la differenza di genere.
La scelta di questa ricorrenza è solo simbolica, perché affrontare il tema della differenza di genere nelle scuole significa volersi rivolgere non solo “alle donne”, ma ad entrambi i generi.
“Il corpo amico” ha come obiettivo quello di aiutare i ragazzi a riflettere su come attraverso il proprio corpo, con tutte le differenze ‘al maschile’ e ‘al femminile’ di forza e di debolezza che ognuno possiede, si entri soprattutto in relazione con gli altri, e si possano esprimere sentimenti ed emozioni.
Dopo la presentazione del progetto in ciascuna classe anche tramite la distribuzione di un questionario, il 24 e il 25 febbraio si terranno due giornate laboratoriali in cui le classi ruoteranno sui tre laboratori di judo, di danza e di espressività teatrale, a cui seguirà un momento collegiale di rielaborazione e di condivisione dell’ esperienza.
Stimolare gli adolescenti a riflettere sul proprio corpo come identità è tanto più importante in una società come quella in cui viviamo, dove prevale il messaggio di un corpo come immagine ed apparenza, e dove sono proprio gli adolescenti ad esserne i destinatari più indifesi.
Oltre alle attività nelle classi, quest’ anno abbiamo arricchito la nostra proposta con una analoga giornata di laboratorio sugli stessi temi con i genitori dei ragazzi e aperta a tutti gli insegnanti della scuola; con questa ulteriore attività crediamo di offrire alle famiglie un importante momento di confronto e di coinvolgimento, e soprattutto di offrire loro la possibilità di essere parte attiva di un progetto scolastico.
Questa giornata si terrà sabato 12 marzo, nell’ ambito delle iniziative IRIDE in occasione della Giornata internazionale della donna, come iniziativa-simbolo della consapevolezza e dell’ attenzione che le donne, ma anche gli uomini, debbano avere verso il loro corpo.
Marzo 2011
PER UN CORPO AMICO
Si è appena conclusa l’esperienza del progetto “Il corpo amico nell’ educazione ai sentimenti e al rispetto”, che UISP Comitato di Firenze Area Giovani e IRIDE hanno proposto alle classi terze della scuola media “Leonardo da Vinci” di Lastra a Signa per il terzo anno consecutivo.
Anche se scaduto il suo finanziamento nazionale biennale, quest’anno IRIDE, grazie alla collaborazione della UISP, ha scelto di dare continuità a questo progetto, contribuendo direttamente alla sua riproposta. Questo perché crediamo che questa esperienza sia per i ragazzi un momento di riflessione e di confronto su temi importanti quali la consapevolezza del proprio corpo e la differenza di genere.
Nell’ età dell’adolescenza il corpo ha un ruolo centrale, è un corpo sessuato che cambia, si trasforma; i ragazzi quotidianamente si trovano a combattere con gli stereotipi dominanti e con una loro immagine che spesso non rispecchia i loro desideri.
Per IRIDE, Alessandra Compiani sottolinea come "In una società dove prevale il messaggio di un corpo come immagine e come oggetto, aiutare gli adolescenti a riflettere sul proprio corpo come identità al maschile e al femminile contribuisce innanzitutto ad educare al rispetto verso sé stessi e verso gli altri. Ci auguriamo che questa nostra proposta non resti soltanto una giornata di divertimento e di “distrazione”, ma possa essere stata di stimolo non solo per i ragazzi ma anche per i docenti, in modo che tematiche quali la corporeità e il superamento degli stereotipi possano essere adottate ed approfondite anche nell’ambito dell’ attività scolastica, perché il corpo diventi “amico” nell’ educazione ai sentimenti e al rispetto."
Marzo 2012